Qui si raccontano le arti e i mestieri del fiume, quelli di un tempo come la caccia, la pesca, la lavorazione della canna palustre e delle carici. Gli stessi edifici del museo e quelli vicini pullulavano un tempo di queste attività, oggi soppiantate da una economia "globale" che fa sì che le canne lavorate arrivino dall'Oriente… Resta la memoria, affacciata sull'ansa del fiume in questo borgo che è l'anima dell'area protetta (mezza giornata); Visita al museo e percorso a piedi tra i canneti o eventuale navigazione nell'intrico dei canali della zona umida di importanza internazionale delle Valli del Mincio).
I ragazzi sono chiamati a creare un video o un album fotografico di classe, in grado di cogliere delle sfumature, dei particolari, una propria interpretazione dei territori naturali locali, in un'ottica di evoluzione e trasformazione e partecipare al concorso della Regione Lombardia "Territori mutanti".
Gli elaborati dovranno essere caricati dall'insegnante sulla piattaforma www.educazionedigitale.it/naturainmovimento