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Fasce Tampone Boscate

Le fasce tampone boscate FTB realizzano un'efficace azione filtro nei confronti degli inquinanti contenuti nelle acque: percentuali elevate di azoto, fosforo, pesticidi, tossine inorganiche, destinate ai corsi d'acqua vengono trattenute, intrappolate e nel migliore dei casi metabolizzate dalle piante e dai microorganismi che si sviluppano in associazione alle radici.
Grandi passi avanti sono stati compiuti per quanto concerne le conoscenze relative all'inquinamento da azoto, principale responsabile dei fenomeni di eutrofizzazione e successiva deossigenazione delle acque.
Le elevate concentrazioni di azoto sono dovute all'utilizzo di concimi azotati nei terreni ad uso agricolo, ma anche allo spandimento dei reflui zootecnici. Un'altra causa importante di inquinamento sono gli scarichi puntiformi dei depuratori di trattamento delle acque reflue sia civili che industriali.
In condizioni ottimali in corrispondenza di FTB, sono stati registrati tassi di abbattimento dell'azoto disciolto estremamente elevati, con valori superiori all'80%. Ciò è dovuto in parte all'assorbimento radicale (uptake) da parte della vegetazione riparia, e in parte al processo di denitrificazione, nel corso del quale i batteri denitrificanti trasformano, riducendole, le forme minerali di azoto in azoto gassoso, che finisce in atmosfera.
Fino a tempi recenti, in vaste aree la campagna italiana era ricca di formazioni forestali lineari (siepi campestri in senso lato) ed era del tutto ordinario che i corpi idrici di ogni ordine fossero bordati da fasce di vegetazione arboreo-arbustiva. Ciò derivava dal fatto che in campagna esisteva una forte domanda di legna da ardere utilizzata per il riscaldamento delle case e per la cottura dei cibi.
Negli ultimi decenni lo sviluppo economico da un lato e l'evoluzione dell'agricoltura dall'altro hanno messo in crisi l'antichissimo equilibrio tra uomini, alberi e canali, portando all'eliminazione di biotopi sia naturali sia legati all'ambiente rurale, come la vegetazione riparia e le siepi campestri.
Oggi la dimostrazione scientifica dei benefici effetti svolti dalle formazioni forestali ripariali nel contenimento dei fenomeni di eutrofizzazione delle acque superficiali apre la strada ad un loro diffuso ritorno tra i campi. Questo fenomeno è favorito dal fatto che negli ultimi anni, mentre la scienza dimostrava l'insostituibile funzione disinquinante delle FTB, il progresso tecnologico riapriva la strada all'utilizzo del legno come fonte energetica integrativa o sostitutiva dei combustibili fossili.

Sono così state rivalutate le funzioni strategiche svolte dalle FTB, le quali:
  • permettono di fornire un servizio alla collettività grazie alla loro capacità di controllare l'inquinamento diffuso da nutrienti proveniente dai coltivi
  • rappresentano una concreta possibilità per l'agricoltore di generare reddito integrativo sfruttando la redditività della filiera legno-energia
  • generano un deciso miglioramento dell'ecosistema agroambientale
  • costituiscono una fonte di energia rinnovabile con la potenzialità di tenere sotto controllo le emissioni di gas serra
  • forniscono una serie di prodotti e servizi collaterali a favore dell'agricoltore stesso e della società (fruizione, paesaggio, ma anche prodotti "secondari" come frutti selvatici, etc.)
  • possono diminuire i costi di gestione dei canali di bonifica riducendo la necessità di sfalci periodici e consolidando le rive.
Esistono ora tutte le condizioni per un impianto diffuso di FTB all'interno delle moderne aziende agricole e lungo il reticolo idrografico minore, così da poter sfruttare appieno le capacità dimostrate da questo sistema ambientale "multifunzionale" e rispondere al contempo alla richiesta della società di produrre sempre più ambiente, paesaggio e natura da parte delle aziende agricole.

In quest'ottica sono stati progettati e realizzati degli interventi pilota a carattere divulgativo e sperimentale che permetteranno:
  • il monitoraggio quantitativo degli effetti sulla qualità delle acque di FTB già "mature" realizzate negli scorsi anni in collaborazione con alcune aziende agricole
  • la realizzazione di nuovi interventi, con la redazione di linee guida che descrivano la tipologia di impianto in funzione delle caratteristiche del suolo e delle altre peculiarità del territorio.
Localizzazione interventi