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L'airone bianco maggiore e la sua presenza nelle Valli del Mincio

E' sempre più comune in questa stagione osservare splendidi esemplari di Airone bianco maggiore, in sorvolo o in posizione di caccia nei pressi di zone umide, medicai e prati stabili.

(Mantova, 03 Febbraio 2020) - Nei territori che circondano le Valli del Mincio è sempre più comune in questa stagione osservare splendidi esemplari di Airone bianco maggiore, in sorvolo o in posizione di caccia nei pressi di zone umide, medicai e prati stabili. Era in cerca di cibo proprio nei prati stabili di Marmirolo, nel cuore del Parco del Mincio, l'esemplare trovato ferito nei giorni scorsi e soccorso dalle GEV del Parco, che lo hanno affidato alle cure del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Parcobaleno. La storia non è a lieto fine perché l'animale non è sopravvissuto ai gravissimi traumi riportati, ma Davide Aldi, veterinario del CRAS, ci ricorda le caratteristiche di questa interessante specie e perché, in tempi recenti, è diventata specie nidificante nel Parco del Mincio.


L'airone bianco maggiore e la sua presenza nelle Valli del Mincio

di Davide Aldi, veterinario del CRAS presso Parcobaleno

L'airone bianco maggiore (Casmerodius albus) è il rappresentante europeo di maggiori dimensioni della famiglia degli aironi (Ardeidae); le dimensioni, unite al colore del piumaggio uniformemente candido, lo rendono facilmente rilevabile e identificabile.

Nel mantovano e nel territorio del Parco del Mincio si è insediato in tempi relativamente recenti come specie nidificante; alcune coppie si riproducono infatti da pochi anni nelle Valli del Mincio e presso le Torbiere di Marcaria.

La colonizzazione di nuovi siti riproduttivi è un fenomeno tipico delle specie in espansione, ed è proprio questo il caso dell'airone bianco maggiore. Come e grazie a quali fattori è avvenuto tale incremento numerico ed espansione dell'areale riproduttivo della specie? Sicuramente un ruolo importante è stato giocato dalla protezione diretta e dalla istituzione di riserve presso i siti riproduttivi (garzaie). Non a caso i nuclei riproduttivi di airone bianco maggiore presenti nel mantovano si trovano in aree protette. Un elemento ulteriore può essere ricercato nell'origine degli individui presenti nel mantovano, e qui entrano in gioco ornitologi e osservatori amatoriali (birdwatcher). Negli ultimi anni sono stati osservati almeno 4 individui marcati con anelli colorati codificati (vedi foto), tutti provenienti dall'Ungheria, dove erano stati inanellati dagli studiosi locali. Il dato più interessante è certamente quello di un individuo osservato dall'ornitologo Lorenzo Maffezzoli, inanellato da pulcino nel nido nel maggio 2010, non lontano da Budapest: questo individuo, ormai adulto, stava nidificando presso le Torbiere di Marcaria nella primavera del 2019. Un altro individuo è stato da me osservato nel Parco del Mincio in periodo invernale. Si può dunque ragionevolmente ipotizzare che una popolazione in salute come quella ungherese funga da "donatrice" di individui che trovano nel mantovano condizioni ideali per lo svernamento. Alcuni di loro decideranno di fermarsi anche a nidificare costituendo nuclei stabili che mostrano un trend positivo negli anni.

L'inverno è sicuramente la stagione in cui è più facile osservare questa specie, che come tutti gli altri aironi si nutre di piccoli vertebrati e invertebrati, presenti soprattutto nelle zone umide (pesci, anfibi, rettili, artropodi come gli alloctoni e invasivi gamberi della Louisiana); anche i medicai e i prati stabili sono però zone di caccia molte gradite all'airone bianco maggiore, che vi trova numerosi micromammiferi come topi e arvicole. Essi cacciano di giorno per poi riunirsi in dormitori comuni, situati in zone umide caratterizzate da assenza di disturbo antropico e riparo dai predatori. Tra questi dormitori, che possono contare anche numerosi individui, ricordiamo le già menzionate riserve delle Valli del Mincio, Torbiere di Marcaria, ma anche la Vallazza, le Paludi di Ostiglia e Chiavica del Moro.

Tra alcune settimane la maggior parte degli aironi bianchi maggiori ripartirà per i quartieri riproduttivi situati in Centro e Nord Europa, ma alcune coppie si fermeranno a nidificare; in questi soggetti si potrà osservare una modificazione della colorazione delle parti nude, per effetto ormonale. Il becco da giallo diventerà nero, le zampe, in particolare le tibie, assumeranno una colorazione rossastra. La loro presenza nelle garzaie del Parco del Mincio è un ulteriore motivo per tutelare questo territorio.

foto della notizia
Un esemplare di Airone bianco maggiore
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