Parco del Mincio
(Mantova, 08 Maggio 2020) - Questo articolo è stato scritto da Davide Aldi, veterinario del Gruppo Ricerche Avifauna Mantovano - GRAM
Quasi ogni ornitologo tiene nel suo cassetto la check list degli uccelli osservati da casa, dal proprio giardino o anche semplicemente dalla finestra. Mai come nel mese di aprile queste liste sono diventate piene di sorprese piacevoli, talora strabilianti. La quarantena ha relegato in casa centinaia di appassionati di uccelli, che da ben 6 weekend hanno accolto la sfida della associazione nazionale per il birdwatching, EBN Italia. Tale iniziativa, chiamata "Bidwatching a Km 0", consiste nel contare quante più specie possibili senza uscire di casa.
La ricchezza di molte check list domestiche è sicuramente dovuta al periodo favorevole, infatti aprile è stato il mese della migrazione pre nuziale, in cui rapaci, cicogne, limicoli e passeriformi attraversano l'Italia diretti ai siti riproduttivi europei. Qualche briciola di questo imponente fenomeno può essere apprezzata anche nei nostri giardini, anche se abitiamo in città.
A Mantova basta aprire le finestre per sentire i caroselli dei rondoni comuni e il canto delle rondini, di notte chi abita sui viali può udire il CHIU dell'assiolo da poco tornato dall'Africa. In aprile ogni giorno ha regalato una sorpresa, soprattutto dopo la perturbazione che ha obbligato molti passeriformi ad una sosta forzata: visto che le nostre libertà sono ancora limitate per le misure anti-contagio, anche in queste giornate guardiamo quello che passa dalla finestra, questo periodo può essere l'occasione migliore per inaugurare la nostra personale check list!
Chi è più fortunato (e bravo) abitando in zone con discrete caratteristiche di naturalità o lungo rotte migratorie ha potuto totalizzare fino a oltre 60 specie in un solo giorno! Probabilmente nessuno se lo sarebbe immaginato, tantomeno avrebbe creduto che passando ore ed ore con i binocoli puntati verso il cielo sarebbero apparse due aquile reali lontane dal loro habitat montano.
A Milano e a Leno (BS) sono infatti state fotografati due immaturi di aquila reale, due giovani "scapoli" in dispersione alla ricerca di territori liberi da poter colonizzare.
