Parco del Mincio
(Mantova, 06 Dicembre 2012) - Sono un milione e mezzo i metri quadrati di territorio andati in fumo nel corso degli ultimi quattro anni nell'area protetta del Parco del Mincio: una superficie che corrisponde a una buona metà della riserva naturale di Bosco Fontana. E avrebbero potuto essere molti di più se non esistesse una rete organizzata di prevenzione che opera in sinergia con il Comando Vigili del Fuoco e con la centrale operativa regionale del Comando Forestale dello Stato che ha sede a Curno, intervenuta più volte con l'elicottero come è accaduto ad esempio nel marzo scorso per arginare le fiamme che lambivano il petrolchimico e che hanno lasciato in cenere 70 ettari di riserva naturale in Vallazza.
Il Parco del Mincio, capofila in Lombardia, si è da tempo dotato di una squadra antincendio boschivo, ha effettuato la formazione – teorica e con esercitazioni - del personale volontario e l'ha dotato delle attrezzature necessarie, vale a dire tute, casco, guanti, stivali anti ignifughi.
Ma potenziare l'efficacia del servizio è l'obiettivo del percorso avviato dal Parco del Mincio e che punta far gemmare questo modello in altri territori – il Parco Oglio Sud, aree mantovane e cremonesi – e a moltiplicare la rete dei volontari disponibili.
"Il Parco del Mincio – spiega il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer – sottoscrive oggi un protocollo d'intesa con il Parco Oglio Sud e con cinque associazioni di protezione civile che operano nel territorio provinciale. Questo accordo permetterà di potenziare in misura significativa le attività di prevenzione, che sono naturalmente fondamentali, e quelle di lotta attiva agli incendi boschivi. Nel nostro territorio le zone naturali sono mescolate a vaste estensioni antropizzate e proteggerle dagli scempi irreparabili che il fuoco è in grado di provocare è un compito che siamo orgogliosi di poter svolgere, contando sulla collaborazione di tanti volontari motivati e preparati".
L'intesa stipulata prevede il Parco del Mincio rivesta il ruolo di capofila, che le cinque associazioni svolgano interventi diretti su chiamata del Parco Mincio, che le due aree protette svolgano una campagna di sensibilizzazione e che promuovano attività di addestramento, aggiornamento ed esercitazioni periodiche.
"Questa intesa – precisa Pellizzer – raggiunge anche un altro obiettivo, indicato dalla regione Lombardia con la nuova legge sui parchi, quello di promuovere forme associate tra più parchi di funzioni amministrative o tecniche, sia per migliorare l'efficacia di gestione che per una razionalizzazione della spesa".
L'accordo è stato sottoscritto nella sede del Parco del Mincio dai presidenti dei due parchi regionali, Maurizio Pellizzer e Alessandro Bignotti e dai presidenti delle associazioni di volontariato e protezione civile: Franco Salami della Padus di Sustinente, Claudio Giovannini della Delta di Borgofranco Po, Maurizio Roveri dell'Eridano di Revere, Giuseppe Calvetti della Naviglio di Canneto sull'Oglio e Fabrizio Benzi della Polirone di San Benedetto Po.
"Il protocollo giunge a conclusione di un fitto lavoro di rete – commenta l'arch. Bruno Agosti, coordinatore del Servizio di vigilanza del Parco del Mincio – che offre oggi al territorio un servizio diffuso e coordinato di realtà dotate di personale preparato, di mezzi idonei e di polizze assicurative. Il Parco, utilizzando fondi della Regione Lombardia, rifonderà le associazioni delle spese vice sostenute, ad esempio per l'acquisto di carburante o di liquido ritardante, previa rendicontazione semestrale. Tutto il resto viene assicurato gratuitamente alla comunità dai volontari".
