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Viaggio musicale dal Mediterraneo a Shankar

Venerdì 1 agosto alle Bertone "Musica sulle Ali delle cicogne"

(Mantova, 29 Luglio 2014) - Venerdì sera alle Bertone la rassegna "Musica sulle ali delle cicogne", dedicata alle sonorità dei paesi attraversati dalle cicogne nelle loro rotte migratorie, entra nel vivo con un progetto musicale che partendo da Ravi Shankar volge lo sguardo ad uno specifico spaccato della storia musicale recente: quello che ha visto numerosi compositori ispirarsi ed abbracciare le tradizioni, le culture e le filosofie orientali. Francia, Romania, Bulgaria, Grecia, India più in là ad Oriente, fino al Giappone e a Bali, alcune delle sonorità proposte per il nuovo appuntamento della rassegna "Estate alle Bertone"  venerdì 1 agosto, alle ore 21.15 nel il bosco giardino di Goito con protagonisti Giovanni Mareggini (flauti), Simone Beneventi (percussioni) e Stefano Grazia (tabla). Il flauto di Mareggini, che ha suonato anche con lo storico leader dei Jetro Tull, Jan Anderson e il repertorio del trio spazieranno dai grandi musicisti francesi del 900 (Debussy, Ravel e altri minori ma assai importanti per il flauto come Gaubert) per arrivare ai compositori della West Coast americana come Cage e Harrison, passando attraverso Horkouzounov, Dinicu, Ivanovic che rielaborano in veste classica canti popolari della tradizione balcanica con il loro lirismo modale e i ritmi dispari vorticosi.

Un omaggio in chiave minimalista alle tradizioni del Gamelan di Bali, al canto struggente dello Shakukachi giapponese e ai ritmi indiani è presente nel brano di Gareth Farr probabilmente il più importante giovane compositore neozelandese.

Si chiude ancora con Shankar il grande maestro indiano che, al contrario, volge lo sguardo da oriente ad occidente. Morto nel 2012 è il più grande sitarista della storia; Deve inoltre la sua fama alla partecipazione al festival di Woodstock e alla sua pluriennale collaborazione coi Beatles e con i più grandi interpreti classici come Y Menuhin e JP Rampal.

L'evento, a cura della società della Musica, è inserito nel ciclo di appuntamenti estivi promossi dal Parco del Mincio per celebrare il suo trentennale. Biglietti 4 euro adulti (gratuito fino a 12 anni), ingresso alle ore 21. I posti a sedere sono 200, in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà al coperto.

 

GIOVANNI MAREGGINI - Flauto

Diplomatosi col massimo dei voti sotto la guida del M Sergio Ruscitti presso l'istituto Peri di Reggio Emilia, si è poi perfezionato con Conrad Klemm e Peter Lukas Graf. Vincitore di concorsi nazionali ed internazionali tra cui il Bonci di Cesena e il Premio Yamaha di Stresa ha collaborato con numerose orchestre per poi intraprendere la carriera cameristica e solistica. Di particolare rilevanza l'attività svolta con l'Icarus Ensemble di cui è uno dei fondatori che lo ha portato ad esibirsi nei più importanti teatri e festival italiani ed internazionali in ensemble e come solista. Ha suonato in duo con Giorgio Gaslini padre del jazz italiano e con Jan Anderson storico leader dei Jetro Tull. In Italia ha al proprio attivo collaborazioni con artisti come Paola Gassman, Corrado Tedeschi, Amanda Sandrelli, Giovanni Lindo Ferretti, Enzo Iachetti ecc. Ha tenuto Master per l'Associazione flautisti Montenegro a Podgorica e a Nagoya (Giappone). Collabora in duo con l'Arpista Davide Burani, con la pianista Kumi Uchimoto e con il chitarrista Giampaolo Bandini. Ha inciso per Ricordi, RivoAlto, Stradivarius, TGE, BottegaDiscantica, Rai Eri, Dynamic, Velut Luna. Dal 2010 è flautista principale dei Filarmonici di Busseto. E' Docente di flauto presso l'AFAM di Reggio Emilia e Castelnovo Monti con Michele Marsco e Marco Zoni ed è Direttore dell'IDML di Reggio Emilia. E' Direttore artistico del teatro Bismantova di Castelnovo Monti e della rassegna Phos Hilaron presso la Chiesa Madonna dell'Uliveto di Montericco (RE).

SIMONE BENEVENTI

Percussionista, svolge un intensa attività nell'ambito della musica del XX e XXI secolo.Suona come solista in festival quali la Biennale di Venezia, Milano Musica, Festival Aperto di RE, Festival Traiettorie,Manca di Nizza, Gaida di Villnius, l' Espace sonore di Basilea. Percussionista dell' ensemble Repertorio zero, collabora inoltre con ensemble internazionali quali Klangforum Wien, musikFabrik, Ensemble Modern, Barcelona 216, Icarus, mdi, Algoritmo, Prometeo e con compositori quali Battistelli, Casale, Dufourt, Fedele, Francesconi, Goebbels, Gee, Lachenmann, Lopez-lopez, Nova, Sciarrino, Verrando. Collabora con le principali orchestre lirico-sinfoniche italiane quali: Teatro alla Scala di Milano, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Mozart di Claudio Abbado. Parallelamente all'attività d' interprete si occupa di edizioni musicali per percussioni e nel 2012 pubblica per Casa Ricordi la ricostruzione dell'opera inedita Golfi d'ombra di Fausto Romitelli. Nel 2011 è stato premiato con il "Leone d'argento" alla Biennale di Venezia.

STEFANO GRAZIA

Laureato in Indologia (Bologna, 1985) ha iniziato nel 1978 lo studio delle Tabla e della musica indiana, frequentando i corsi dell' Istituto interculturale IIMC di Venezia, sotto la guida del Maestro Pt. Sankha Chatterjee di Calcutta. Nel 1999 ha dato origine al progetto MUSA e a collaborazioni musicali tra cui quello con l'ensemble ANANKE' con il quale ha effettuato diverse tournée all'estero di cui una in Israele. Nel 2003 ha realizzato per la TACTUS una incisione discografica con il maestro di Sitar Ustad SHAHID PARVEZ con cui ha effettuato alcune tournée nel 2004, 2008 e 2011. Oltre a questa prestigiosa collaborazione, ha accompagnato in più di 100 concerti numerosi celebri musicisti indiani in Italia, Francia, Svizzera, Austria e Grecia. Con l'Associazione MUSA ha realizzato a Bologna tra il 2004 e il 2008 diverse rassegne musicali tra cui La Via della Seta, La Seta e il Cotone, L'India e l'Occidente e East meets West. Dal 2005 ha allargato la propria formazione musicale frequentando il Maestro Pooran Maharaj esponente della più importante famiglia di maestri di Tabla di Benares. Tiene conferenze e promuove attività didattiche sulla musica e cultura indiana e sulle tematiche interculturali tra Oriente e Occidentente.  e Occidente.

 
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