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Inneschi e incendi nel periodo della nidificazione nella Riserva Naturale della Valli del Mincio

Per proteggere l’habitat del Sito di Importanza Europea, il Parco del Mincio ordina il divieto di navigazione per tutto marzo

(Mantova, 11 Marzo 2015) - 100 ettari, questa l'estensione di canneto andata in fumo in poche ore nella giornata di ieri tra Rivalta sul Mincio e Grazie di Curtatone nella Riserva Naturale delle Valli del Mincio, uno dei siti della Rete Europea Natura 2000 e una delle maggiori zone umide interne dell'alta Italia. Per fermare le fiamme è stato necessario l'intervento, su richiesta del Parco e della Forestale, dell'elicottero dell'antincendio regionale partito da Curno.

Il Parco del Mincio, ente gestore della Riserva, annuncia provvedimenti drastici per cercare di isolare i piromani che sono entrati in azione sia lunedì sera che martedì mattina. "Questo è uno sfregio all'habitat delle Valli e alla sua avifauna protetta che  in questi giorni è in piena nidificazione - commenta il presidente Maurizio Pellizzer -. Invochiamo la reazione dei cittadini per bene: stiamo pagando tutti, con i soldi della comunità, il comportamento incivile di pochi imbecilli che vanno individuati e isolati". E allo sdegno il Parco farà seguire quattro azioni concrete: una denuncia in Procura, una denuncia per sinistro in assicurazione, una ordinanza di divieto di navigazione (escluse la navigazione degli operatori turistici) per tutto il mese di marzo, l'attivazione di postazioni mobili di videosorveglianza delle Valli.

Il debbio, la bruciatura dei canneti, è una pratica tradizionale di rigenerazione delle colture nelle zone umide. Ma, mentre fino a pochi anni fa veniva autorizzata a rotazione e entro il 25 febbraio, ora le norme europee ne fanno divieto. Oltre a commettere un reato penale, i piromani hanno commesso un crimine ai danni di aironi (qui sono presenti tutte le sette specie di aironi coloniali, una circostanza di assoluta rarità in Europa), cigni reali, falchi pellegrini e altre numerose specie di uccelli che rientrano negli elenchi europei delle specie protette. Il 10 marzo, infatti, è già in atto la nidificazione e gli incendi che in meno di 24 poche hanno devastato le Valli rischiano di decimarne la presenza.  Un danno anche all'atrattività turistica della zona: nelle escursioni fluviali che stanno riprendendo proprio in questi giorni, i turisti ammirano particolarmente il patrimonio ornitologico di questo delicato e impegnativo habitat, riconosciuto di importanza internazionale e gestito dal Parco che ne fa uno dei volani del turismo per tutta l'area protetta.

Per domare le fiamme l'elicottero dell'antincendio ha dovuto effettuare 45 lanci di acqua: un'ora e mezza di lavoro per mettere in salvo un patrimonio di tutti.

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L'elicottero della Protezione Civile Regionale in azione tra i canneti delle Valli del Mincio
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Foto Bertolini
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