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XI Workshop annuale dei Parchi di Lombardia

Informazioni mobilitanti e azioni responsabilizzanti le chiavi per salvare il Pianeta

(Mantova, 24 Ottobre 2017) - Tre giorni di incontri, dibattiti e laboratori per indagare le modalità che possono realizzare l'incontro  tra i bisogni dell'educazione ambientale e le dinamiche dell'informazione di massa, sapendo che è poco il tempo a disposizione per invertire la rotta distruttiva su cui viaggia il pianeta Terra: sono state intense e rivelatrici le esperienze all'XI Workshop dell'Educazione Ambientale dei Parchi lombardi "Educazione Ambientale e rapporto con i media – quando i Parchi aiutano a raccontare il futuro", che si è svolto a Mantova dal 19 al 21 ottobre, una tre-giorni che ha evidenziato la necessità di assumere una posizione responsabilizzante e mobilitante, sia da parte degli educatori che da parte dei giornalisti.

COME COMUNICANO I PARCHI
Nella prima giornata di lavori, gli interventi di Igor Cipollina, cronista della Gazzetta di Mantova, e di Mario Salomone, fondatore della Fima Federazione Italiana Media Ambientali e direttore di .eco, hanno permesso di indagare il tema "Come comunicano i parchi?" e di approfondire la dicotomia tra l'esigenza di fare cronaca, che nei media italiani spesso corrisponde ad una visibilità garantita in maniera unilaterale alle cattive notizie, e il bisogno di educare alla sostenibilità, che passa attraverso il racconto di buone prassi: una possibile soluzione è stata individuata nel format bad & good news, nell'integrazione dei fatti di cronaca (incendi, episodi di inquinamento, abbandono di rifiuti ecc.) con le azioni per la sostenibilità promosse dai parchi, processo che implica una collaborazione attiva tra giornalista ed educatore. A seguire, sono stati presentati gli strumenti e le strategie per una comunicazione efficace in chiave ambientale (Paola Alberti, ufficio stampa e social media manager, contributor Parco del Mincio) e i case studies legati a esperienze e attività comunicative promosse nel Parco del Mincio (Gloria De Vincenzi, responsabile Area Comunicazione Parco del Mincio) e nel Parco del Ticino (avv. Chiara Bassi, Consigliere Delegato al Settore Patrimonio Promozione Sviluppo e Marketing Territoriale, ufficio Educazione Ambientale e Turismo). I nuovi strumenti per il social storytelling ambientale sono stati illustrati da Manuela D'Amen ( biologa e ricercatrice in ecologia, master in Comunicazione delle Scienze presso l'Università di Padova). 

IL PRIMATO DELL'AZIONE NELL'EDUCAZIONE AMBIENTALE
Le leve emozionali e le sindromi che si attivano nelle mente umana quando è alle prese con richieste di cambiamento di stili di vita, dettate da predizioni negative se non catastrofiche, sono state esaminate nella seconda giornata di lavori, con gli interventi di Ugo Morelli (professore di psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso l'Università degli Studi di Bergamo e studioso di scienze cognitive) e di Emanuela Fellin, (pedagogista clinica e responsabile formazione e ricerca scientifica UNESCO al MUSE – Museo delle Scienze di Trento). E' emersa la necessità di mettere al centro dell'educazione ambientale i comportamenti, le azioni concrete di cambiamento, che devono essere materialmente messe in campo dopo aver indagato i saperi ingenui  dei bambini e degli studenti, e aver innestato su di essi i saperi scientifici in grado di produrre il cambiamento. La giornata è proseguita con i laboratori di ecopsicologia in natura nella cornice del parco-giardino Bertone, a cura di Cristina Mori (eco-psicologa e guida ambientale escursionistica) e Chiara Repetto (ecotuner, psicologa del lavoro e formatrice). Il contributo di Marco Gianfala  (Direzione Generale Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Regione Lombardia) ha permesso di metter a fuoco le linee guida, gli strumenti di sistema e le misure per l'innovazione tecnologica adottate da Regione Lombardia  a favore dell'educazione ambientale.

MOBILITAZIONE E RESPONSABILIZZAZIONE
L'urgenza di una mobilitazione collettiva, a partire dagli operatori dell'educazione e dell'informazione, per salvare il Pianeta dagli effetti devastanti del l'erosione del capitale naturale, è emersa in tutta la sua forza e la sua drammaticità nella giornata conclusiva del workshop, aperta a un pubblico di 65 giornalisti (la giornata formativa era accreditata dall'Ordine dei Giornalisti) . Dopo l'introduzione di Tomaso Colombo (dirigente presso Parco Nord Milano direttore di  AREA Parchi; vicepresidente Istituto per l'Ambiente Scholè Futuro WEEC Italia) sulle sindromi che rendono problematico il dialogo tra i mondi del giornalismo e dell'educazione ambientale , ad aprire i lavori del corso di formazione "Ambiente e cambiamenti climatici: l'urgenza di una comunicazione responsabile e sostenibile" è stata Rosy Battaglia (ufficio di Presidenza Federazione Italiana Media Ambientali, Online Journalist, Social Media Specialist, "Redattrice Civile"), che ha esaminato i movimenti di cittadinanza attiva e "reattiva" sorti a livello nazionale e internazionale, per denunciare e contrastare gli effetti distruttivi che le politiche di consumo hanno prodotto e producono sul pianeta. Grammenos Mastrojeni (diplomatico italiano, coordinatore per l'eco-sostenibilità della Cooperazione allo Sviluppo, collaboratore nel progetto Climate Reality Project fondato dal premio Nobel per la pace Al Gore), ha esaminato e disvelato la drammatica correlazione che esiste tra cambiamenti climatici, povertà, conflitti bellici e flussi migratori, ponendo l'accento sulla necessità di agire tutti a favore della sostenibilità ambientale come fattore di giustizia e di pace nel mondo. Un messaggio di speranza è arrivato dal giornalista Rudi Bressa ( LifeGate, LaStampa, Edizioni Ambiente, Condenast,  giornalista ambientale, naturalista) che ha evidenziato come il tema ambientale stia guadagnando importanti  spazi di visibilità su testate blasonate come Il Guardian e Internazionale, e come sia necessarie raccontare storie locali virtuose per rendere penetranti e mobilitanti i messaggi a favore della sostenibilità.

Qui una carrellata di immagini della tre-giorni su ambiente e informazione: https://photos.app.goo.gl/OAEns1kbcqtJd41T2

Qui il servizio di Mantova.tv


"Educazione Ambientale e rapporto con i media" - XI workshop sull'educazione ambientale nelle aree protette di Regione Lombardia - Relazioni

Giovedì 19 ottobre "COME COMUNICANO I PARCHI?"
PDF "Cosa interessa alle redazioni, cosa interessa ai Parchi", M. Salomone
PDF "Parco del Ticino, strategie di comunicazione", B. Bassi
PDF "Parco del Mincio, comunicare l'ambiente", G. De Vincenzi - M. D'Amen
PDF "Gli strumenti per far emergere un tesoro sommerso", M. D'Amen
PDF "Gli strumenti per far emergere un tesoro sommerso", Paola Alberti

Venerdì 20 ottobre "COMUNICARE L'AMBIENTE: COSA SCATTA NELLA MENTE DEI CITTADINI"
PDF "Educazione Ambientale in Lombardia", M. Gianfala
PDF "Le leve e le trappole emotive della comunicazione ambientale", U. Morelli
PDF "Educare alla scienza con RSL - Research Based Learning", E. Fellin
PDF "Comunicare l'ambiente: Ecopsicologia per riconnettere l'uomo alla natura", C. Repetto - C. Mori

Sabato 21 ottobre "AMBIENTE E CAMBIAMENTI CLIMATICI: L'URGENZA DI UNA COMUNICAZIONE RESPONSABILE E SOSTENIBILE"
Corso formazione continua giornalisti con Ordine dei Giornalisti, Milano
PDF "Gli auspici dal mondo dei Parchi", T. Colombo
PDF "Educazione e comunicazione ambientale, le più potenti armi di difesa del Pianeta", G. Mastrojeni
PDF "Complessità delle Questioni ambientali e comunicazione giornalistica", R. Battaglia
PDF "Comunicare l'ambiente: diritti e doveri tra civismo e professione", R. Bressa

foto della notizia
L'avvio dei lavori, con il Presidente del Parco del Mincio e il Direttore di Area Parchi
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Esperienze di Ecopsicologia nel parco Bertone
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I relatori della giornata finale (da sin.) T. Colombo, R.Battaglia, G.Mastrojeni, R.Bressa
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