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Contenimento delle specie ittiche alloctone

Le attività e i progetti del Parco sono finalizzati alla tutela della biodiversità presente nell’area protetta, ambienti acquatici compresi.

(Mantova, 06 Dicembre 2018) - Il Parco regionale del Mincio è un Ente di diritto pubblico che ha lo scopo di gestire l'area protetta nel rispetto delle norme vigenti e della legge istitutiva e in particolare di tutelare, conservare e recuperare in via prioritaria l'ecosistema fluviale.

Le attività e i progetti del Parco sono pertanto finalizzati alla tutela della biodiversità presente nell'area protetta, ambienti acquatici compresi, anche attraverso il contenimento delle specie alloctone.

Il Piano di gestione del SIC IT20B0017  "Ansa e Valli del Mincio" e della ZPS IT20B0009 "Valli del Mincio" riporta tra le diverse Azioni di gestione l'Azione di "Contenimento di specie ittiche alloctone", con lo specifico obiettivo di conservare le specie ittiche di interesse comunitario presenti nel Sito.

Al paragrafo 3.5.6.2 del Quadro conoscitivo del Piano di Gestione si individua la specie Siluro quale specie ittica alloctona in continua espansione nelle acque del fiume Mincio, riconoscendone pertanto l'elevato grado di minaccia. 

L'area di intervento del progetto di contenimento del Siluro (Silurus Glanis) nel fiume Mincio, finanziato da Regione Lombardia, già nella fase inziale di candidatura, era stata individuata nel tratto fluviale del Mincio comprendente il SIC – ZSC "Ansa e Valli del Mincio", in cui ricade anche il lago Superiore, poiché lo studio di incidenza, contestuale e funzionale allo sviluppo del progetto, aveva evidenziato come tale tratto fosse caratterizzato da un elevato grado di biodiversità, sia a livello floristico che faunistico che di habitat. 

Alla luce dei finanziamenti ottenuti – 20mila euro rispetto ai 36mila richiesti in sede di candidatura – si è ritenuto, durante l'elaborazione del Progetto Esecutivo, di concentrare l'azione di contenimento nel tratto compreso dallo sbarramento della Chiusa di Sacca a Goito verso sud per uno sviluppo di 18 Km,  coincidente con l'area di maggior pregio naturalistico del Parco, inserita nel SIC-ZSC IT20B0017 "Ansa e Valli del Mincio" e nella ZPS IT20B0009 "Valli del Mincio", anche individuata come Riserva Naturale di pregio internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. "Tengo a precisare" sottolinea il Presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer "che tale scelta è stata fatta e deve essere fatta esclusivamente dall'ente Parco. Di questo avevamo informato sia la FIPSAS, in un incontro tenutosi presso il Parco del Mincio il 26 novembre, che i delegati delle associazioni che hanno organizzato l'evento di sabato 1 dicembre".

In questi ambienti risultano molto ricche e differenziate le categorie sistemiche di vertebrati, in particolare avifauna e ittiofauna, con la presenza di un elevato numero di specie di interesse comunitario e conservazionistico, ai sensi della Direttiva Habitat. Sono questi i criteri che hanno indirizzato il Parco dell'individuazione dell'area di intervento del progetto di contenimento. 

Tutto il quadro di riferimento normativo e pianificatorio, nel cui ambito l'azione del Parco si colloca, riconosce inoltre l'espansione del siluro, la sua pericolosità e la necessità di controllarne la diffusione poiché dannosa per le specie autoctone. Il contenimento del siluro rappresenta quindi un miglioramento della biodiversità e una salvaguardia delle biocenosi autoctone fluviali.

In merito alla questione della alloctonia che ci è stata presentata riteniamo che per le finalità dell'ente Parco, come sopra evidenziato,  non possa essere promossa dall'ente nel contesto normativo e legislativo regionale al quale l'ente Parco del Mincio deve rigorosamente attenersi.

Conclude il Presidente del Parco del Mincio. "Riteniamo doveroso confrontarsi e dialogare con tutti, nella consapevolezza e nel rispetto dei propri ruoli".

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Il Piano di gestione del SIC IT20B0017 ”Ansa e Valli del Mincio” e della ZPS IT20B0009 “Valli del Mincio” riporta tra le diverse Azioni di gestione l’Azione di “Contenimento di specie ittiche alloctone”
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