Si tratta di un'elaborazione povera e tuttavia gustosa che accompagnava - o meglio chiudeva - il pranzo, un poco diverso, della domenica o della festa; esso veniva presentato in diverse forme e con il dorso brillantato con zucchero, albume o confetture. Le origini di questo dolce si fanno spesso risalire alla metà del XVII secolo ma in verità sono molto più antiche. Così Isabella d'Este bollava il bussolano che a lei faceva bruciore ma che, tuttavia, era ampiamente "spazzolato" dai suoi figli: "Ringratiamo molto de la festa mandatane, de la quale non havemo però mangiato perché ritrovamo che ci fa male nel stomacho, inducendoci certo brusore; ma l'havemo data ad Hercule et Ferrante, che in loco nostro l'hanno goduta".
Ingredienti
Procedimento
Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto sodo. Imburrare e infarinare una teglia e disporvi l'impasto dandogli una forma a ciambella. Pennellare la superficie con un po' di latte e spargervi sopra dello zucchero in granella. Cuocere a 170° per 30 minuti. Ottimo per le colazioni.