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Progetto Dalla terra al fiume

Interventi di valorizzazione delle risorse e delle potenzialità del corridoio ecologico del fiume Mincio in prossimità di Mantova

Candidato al bando ambientale 2014 di Fondazione Cariplo per la "Connettività ecologica", il progetto "Dalla terra al fiume interventi di valorizzazione delle risorse e delle potenzialità del corridoio ecologico del fiume Mincio in prossimità di Mantova" prevede la realizzazione di interventi che partono da Rivalta sul Mincio per arrivare fino a Pietole, sviluppando la funzione di polmone verde di flora e fauna della Riserva Naturale Valli del Mincio, dei laghi di Mantova-  incluso l'ex lago Paiolo (ora Trincerone) -, del Migliaretto e della riserva naturale della Vallazza. Andando così a porre le basi per il rafforzamento delle connessioni fluviali acquatiche e al ripristino di quelle terrestri in prossimità alla città di Mantova.

L'importo del progetto è di 900mila euro lordi: il 60% è erogato dalla Fondazione mentre il 36,66% è cofinanziato dal Parco del Mincio (tramite fondi ottenuti dalla Regione Lombardia) che è capofila del progetto e il resto è ripartito in misura dello 0.56% (5.000 euro ciascuno) fra sei partner (Provincia di Mantova, AIPO, Comuni di Mantova, Curtatone, Rodigo e Porto Mantovano). Il progetto vede coinvolto anche un privato che mette disposizione terreni di sua proprietà, ed ha ottenuto il sostegno di numerose realtà associative del territorio: Arcipesca, FIPSAS, Pro Loco di Rivalta e di Curtatone, associazioni Amici della Vallazza, Per il Parco, Koinè, compagnie di navigazione (Andes, Motonavi Andes Negrini, Barcaioli del Mincio, Insolito Mincio, Navigazione Mincio) e Rugby Mantova.

Le azioni di progetto
Le azioni previste nella Riserve Naturale della Valli del Mincio costituiscono il corposo co-finanziamento al nuovo progetto "Dalla Terra al fiume". Si tratta di azioni che mirano a restituire ossigeno e vitalità idrica al reticolo minore del Mincio in aree dove oggi l'acqua è quasi scomparsa. Altre azioni mirano al miglioramento degli habitat riproduttivi di pesci e anfibi. Ulteriori azioni riguardano i territori del Trincerone e Migliaretto. 


Nelle Valli del Mincio

  • Regolazione della portata del ramo principale del Mincio a valle della biforcazione con la fossa Gianesi per riattivare la circolazione idrica oggi particolarmente compromessa e contrastare i forti processi di sedimentazioni oggi presenti tramite dragaggio (per circa 900 metri); il materiale asportato viene utilizzato per il riempimento di due barene contrapposte da realizzare all'imboccatura della fossa Gianesi per restringerne la sezione di deflusso e incrementare così la portata nel Mincio. Il canale artificiale Gianesi venne costruito negli anni 60 con lo scopo di bonificare il versante in sponda destra delle Valli. Oggi sottrae la quali totalità delle acque (il 90%) all'area tra Rivalta e Grazie, quella oggi più in sofferenza.
  • Riattivazione ripristino idrodinamico di parte della rete di canali interni alle Valli per portare ossigeno e vita nella zona umida tramite rimozione del sedimento superficiale organico. La rimozione comporta anche il risultato positivo di abbattere il rilascio di nutrienti esercitato appunto dal sedimento che favorisce la deposizione di partecillato. L'intervento migliora la circolazione e la qualità delle acque.

Nelle Valli del Mincio e sul lago Superiore

  • Riattivazione delle rogge di alimentazione delle Valli e del lago Superiore tramite la rimozione di sedimenti inorganici e depositi di biomassa.

Per l'ittiofauna autoctona

Il Mincio e i laghi di Mantova rivestono notevole importanza anche per la presenza di numerose specie ittiche, molte di interesse comunitario.

Vengono perciò di attuati interventi per favorire il miglioramento degli habitat riproduttivi per pesci e anfibi nelle Valli, sul lago Superiore e in Vallazza. La fauna ittica endemica e di pregio è infatti in fortissima contrazione e per la tutela di persico reale, triotto, scardola, alborella, cavedano ecc. si prevede la creazione di lettiere protette dai predatori. La ricreazione di ambienti idonei per la riproduzione e di zone protetta per gli avanotti sono le azioni che favoriranno lo sviluppo di specie autoctone a scapito di quelle alloctone.

Inoltre al Trincerone uno dei due bacini delle ex cave oggetto di interventi di rinaturalizzazione sarà adattato per l'allevamento di specie endemiche di anfibi e pesci che saranno poi reimmessi nelle Valli del Mincio e in Vallazza attraverso programmi di ripopolamento.

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