Parco del Mincio
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La Riserva Naturale Vallazza

Un piccolo porticciolo è il punto di partenza per escursioni guidate nell'area, raggiungibile a piedi anche da Bosco Virgiliano a Mantova. Nel sito sono presenti suggestivi sentieri che si immergono nella vegetazione e conducono al Forte di Pietole, uno dei più vasti baluardi napoleonici presenti nel Nord Italia.
A Sud un percorso ciclopedonale conduce, attraverso i campi coltivati a grano e foraggere, all'area archeologica etrusca del Forcello. Su questo percorso si trova una bella torretta che si eleva per circa 20 metri ed offre uno sguardo d'insieme sul territorio.
La ZSC/ZPS (Zona Speciale di Conservazione/Zona di Protezione Speciale) "Vallazza" si sviluppa per circa 6 Km, su una superficie di circa 521 ettari nei comuni di Mantova e Borgo Virgilio, dove il Mincio abbandona il Lago Inferiore e si espande in una vasta zona umida. La Riserva Naturale "Vallazza" si estende su una superficie di circa 496 ettari.


La Flora

Dopo la diga Masetti, in riva sinistra del Mincio, si trovano due saliceti spontanei, formati quasi esclusivamente da Salice bianco. Compaiono abbondanti i Campanellini. Il vasto specchio d'acqua tra le due rive è ricco di vegetazione galleggiante con estese popolazioni di Ninfea, Nannufero e Castagna d'acqua, ma sono abbondanti anche la Genziana d'acqua e la Ranocchina maggiore. La comunità vegetale della Castagna d'Acqua è comune in Vallazza, dove forma estesi popolamenti. Oltre ai numerosi pioppeti coltivati sui suoli più elevati, vegetano arbusteti formati da Falso indaco. Sono inoltre presenti numerose specie vegetali palustri e acquatiche, alcune delle quali rare o a rischio di estinzione: si tratta di 31 entità, equivalenti all'11% della flora presente nel sito. Tra le specie aliene, si segnala il Fior di Loto, specie originaria dell'India introdotta nei Laghi di Mantova a partire dal 1921.


La Fauna

Nel sito sono presenti 42 specie di Uccelli di interesse comunitario di cui 9 nidificanti; sono poi presenti altre 128 specie di uccelli, tra stanziali, migratrici e svernanti. Da ricordare in particolare i vari aironi coloniali (Airone rosso, Airone bianco maggiore, Airone cenerino, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Garzetta e Airone guardabuoi), il cormorano, gli svassi e le anatre (Tuffetto, Svasso maggiore, Germano reale, Cigno reale ecc.), il Martin pescatore. Nei siti sono presenti due specie di anfibi e una specie di Rettili di interesse comunitario: la Rana di Lataste, il Tritone crestato e la Testuggine palustre. In particolare, in Vallazza, in un saliceto in riva sinistra denominato Garzaia, è presente una colonia con 5 specie nidificanti: Nitticora, Sgarza ciuffetto, Garzetta, Airone guardabuoi, Airone cenerino. Anche il Cormorano, nei mesi invernali, costituisce regalmente un "roost" all'interno del sito: nel dormitorio sono presenti mediamente 1300 individui. Si tratta di uno dei più importanti "roost" d'Italia
Tra le 89 specie di invertebrati censite, sono invece da segnalare lo Scarabeo eremita e la Licena delle paludi.

Vallazza
(foto di Stefano Mariga)
Vallazza
(foto di Stefano Mariga)
Vallazza, airone cenerino
(foto di Stefano Mariga)
Airone bianco maggiore
(foto di Renzo Nichele)
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