Parco del Mincio
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Le Piante Vascolari

Il profilo floristico del Parco del Mincio è vario e pregiato, come è ricca e variegata la gamma degli ambienti che il fiume Mincio incontra nella sua corsa dal Garda al Po. Partendo da nord, le colline moreniche conservano scrigni naturali di ineguagliabile fascino, caratterizzati dalla presenza di boschi termofili, fontanili, torbiere, zone umide, arbusteti e prati aridi: ecosistemi di grandissimo valore botanico, i prati aridi sono una composizione di graminacee, orchidee selvatiche ed elementi tipici della flora alpina. Il clima mite per la vicinanza del Lago di Garda e l'assetto dei versanti collinari hanno inoltre favorito lo sviluppo di pregiati vigneti - da cui generano rinomati vini D.O.C. e I.G.T. - e l'insediamento di elementi mediterranei spontanei come l'ulivo e il mandorlo.

Il  tratto di fiume dove si registra la più alta concentrazione di varietà vegetali e floristiche di interesse conservazionistico corrisponde alla Riserva Naturale Ansa e Valli del Mincio e alla Riserva Naturale Vallazza, tra le più vaste e importanti zone umide dell'Italia settentrionale: qui si trovano Vallisneria, Millefoglio d'acqua, lamineti di Ninfea bianca, Nannufero e Castagna d'acqua, Ibisco e Iris palustri, praterie di Carice, Genziana di palude e ampie isole galleggianti di Fior di Loto, specie aliena originaria dell'India, ma introdotta nei laghi di Mantova a partire dal 1921 e divenuta ormai "icona" di Mantova.

Nelle vicinanze delle Valli del Mincio, sorge il Parco delle Bertone, piccola area boscata dove convivono la foresta padana originaria e un bosco giardino romantico ottocentesco che ospita esemplari secolari di piante provenienti da tutto il mondo: in particolare, un noce nero americano (Juglans nigra) di oltre 270 anni d'età ed un maestoso esemplare di Ginkgo biloba, più che bicentenario, che risulta essere il più alto d'Italia.

Il basso corso del Mincio è un ambiente dominato dal paesaggio agricolo ma che conserva residui di ambienti di grande valore naturalistico come la zona umida in località Chiavica del Moro, una lanca ornata da boschetti di Salice bianco, Pioppo bianco, Pioppo nero e Olmo campestre.
Fiore di loto
(foto di Stefano Mariga)
Il Ginkgo biloba più alto d'Italia si trova alle Bertone
(foto di Archivio Parco Mincio)
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