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I castelli mantovani

Come quasi tutti i fiumi anche il Mincio segnò per secoli il confine naturale di importanti possedimenti: dall'altomedioevo all'età feudale, dall'età comunale a quella delle Signorie, questo territorio ubertoso per l'economia e strategico per la politica militare è sempre stato terra di contesa, soprattutto nell'alto mantovano, e il paesaggio è stato via via caratterizzato da nuovi castelli o fortificazioni che occupavano sommità o luoghi chiave. La presenza infatti di importanti assi viari piuttosto che di un sistema fluviale - lacustre (Garda, Mincio, Po) eccezionale, fecero del mantovano un luogo cerniera ambito dai potenti locali. I Castelli arrivati fino a noi possono essere così attribuiti per impianto:

Ai Canossa
Il Castello di Volta e il Castello di Governolo: il primo alla fine del X quando entra a far parte del sistema difensivo dei Canossa per i confini settentrionali. Nell'XI secolo viene donato da Beatrice e Matilde di Canossa al Vescovo di Mantova che ne rimane in possesso per molti anni, per poi seguire le vicende dei Bonacolsi e dei Gonzaga. Per conquistare Governolo nel 1090, la contessa Matilde di Canossa affrontò l'imperatore Enrico IV e vi fece costruire la torre di Galliano, arrivata fino a noi. Nel 1116 Enrico V soggiornò nel Castello per firmare tre importanti documenti.

Agli Scaligeri
I castelli di Monzambano, Castellaro Lagusello, Ponti, Valeggio, Nogarole, Peschiera, Sirmione e altri ancora. Gli Scaligeri costituirono in questa zona il proprio sistema difensivo sud-occidentale. In particolare costruirono il "Serraglio", un circuito di Castelli a difesa della città di Verona, lungo 16 chilometri che partiva da Villafranca e toccava anche Valeggio e Sirmione. L'impianto del castello scaligero corrisponde al tipo del castello-recinto murario intervallato da torri.

Ai Visconti
Non vi sono castelli fatti costruire ex novo dai Visconti i quali, invece, hanno occupato - impossessandosene - quelli già esistenti. E' il caso di Castellaro, conteso ripetutamente dai visconti e dai Gonzaga. Ed è ciò che è accaduto anche a Peschiera. Di sicura realizzazione viscontea è il ponte-diga di Valeggio.

A Mantova (Comune - Bonacolsi - Gonzaga)
E' di epoca medievale il castello di "Curtatono" appartenente al sistema difensivo di Mantova: attraverso castelli e fortilizi la città si assicurava un territorio rurale chiamato "Serraglio" esteso da Mantova fino al Po. Il Serraglio comprendeva anche Montanara e Buscoldo con un castello e due torri. Il Serraglio venne iniziato nel 1215 e terminato nel 1259: in caso di pericolo, tramite i canali, si allagavano terreni depressi circostanti. Mantova così risultava difesa da un immenso acquitrino.

Il Castello di S. Giorgio fu costruito alla fine del '300 da Francesco I Gonzaga a scopo difensivo e su progetto dell'architetto Bartolino da Novara.Verso la metà del XV sec. divenne magnifica residenza dei Gonzaga, con la celebre Camera degli Sposi affrescata da Andrea Mantegna.

Località: Mantova  Comune: Mantova (MN) |
Castello di San Giorgio a Mantova
Castello di San Giorgio a Mantova
Castello di San Giorgio a Mantova
Castello di San Giorgio a Mantova
Il castello di Ponti sul Mincio
Il castello di Ponti sul Mincio
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