Candidato a bando della Fondazione Banca Agricola Mantovana, il progetto prevede la realizzazione di interventi sperimentali per il recupero e il riutilizzo dei fiori di loto nel lago Superiore di Mantova e nelle Valli del Mincio, con conseguente beneficio per l’habitat del lago Superiore di Mantova e delle Valli del Mincio.
E’ noto che la pianta del loto, importata a Mantova a inizio 1900 dall’Asia - dove viene utilizzata a fini alimentari e tessili -, ha proliferato nelle aree di espansione del Mincio diventando invasiva e causando eutrofizzazione delle acque e innalzamento del fondale. Ogni anno l’ente Parco interviene con onerosi interventi di sfalcio, con lo scopo di contenerne l’espansione.
Il progetto di prefigge di sperimentare, in un delimitato spazio del lago Superiore di Mantova, la raccolta e lavorazione delle parti della pianta e l’estrazione da biomassa di prototipi per produzione tessile, cosmetica e alimentare, tramite il coinvolgimento di partner industriali.
Il progetto, prima sperimentazione di economia circolare attivata dal Parco, costituisce una delle azioni del Contratto di Fiume Mincio.
Banca Agricola Mantovana ha concesso un contributo di € 10.000,00 con il quale, sommandosi al co-finanziamento dell’ente relativo alle operazioni di raccolta, si avvierà in questa fase la sperimentazione relativa al ramo cosmetico. Per l’attivazione di eventuale altre filiere andranno reperite ulteriori risorse.