Affacciata sulla Valle del Mincio, Volta Mantovana si estende ai piedi del Castello medievale. Ritrovamenti del V-IV sec. a.C. in località Cereta fanno supporre la frequentazione dell'area già durante l'età del Ferro.
Si ipotizza che il castello sia di fondazione altomedievale, ma sicuramente esiste alla fine del X quando entra a far parte del sistema difensivo dei Canossa. Il castello raggiunge la sua definitiva sistemazione nei secoli XIV e XV: formato da una cinta muraria e da relativo fossato, all'interno ospita la chiesa, il piccolo borgo oltre che una fortezza più interna che difende il mastio e un'altra torre a sud oggi recuperata. Fortificate sono anche le porte d'ingresso, in particolare la "porta mantovana" sulla quale si staglia un arco gotico di una certa eleganza.
Della metà del XV secolo è anche Palazzo Gonzaga, fatto edificare a ridosso delle mura di cinta - inglobandone anche una torre - dai marchesi di Mantova Ludovico Gonzaga e Barbara di Brandeburgo come villa di campagna. Nel 1515 viene donato alla famiglia dei Guerrieri, vicari a Volta degli stessi Gonzaga con il compito di controllare direttamente e amministrare tutta la zona per conto dei signori di Mantova. Attualmente è sede municipale. All'interno del complesso, nell'ex Casa del Gardiniere, è attivo un infopoint che ospita un punto di degustazione e di ristoro per la promozione delle valenze turistiche ed enogastronomiche del territorio, rinomato per l'eccellenza dei vini locali.
La Chiesa Parrocchiale di S. Pietro sorta all'interno della cinta muraria è attestata dai documenti almeno dal XI secolo. Inizialmente a una navata, viene trasformata nel XV secolo ma è nel 1700 che arriva ad avere tre navate e numerose cappelle e altari. Di inizio XVII secolo sono invece il convento dei Francescani e quello entro le mura delle Orsoline prima e Domenicane di clausura poi. Entrambi vengono soppressi su disposizioni napoleoniche: il convento dei Francescani passa a privati che ne demoliscono la Chiesa, mentre quello delle domenicane acquistato dai Guerrieri agli inizi del 1800, diviene nel 1929 dei Venier che lo trasformano in una villa.
Di grande suggestione il complesso delle ville-palazzo, dei torrioni e delle mura che si ergono sui pendii collinari: siamo nel cuore del Chiantishire mantovano. Nel territorio dell'area protetta del Parco regionale del Mincio. Verso la valle del fiume, che qui scorre veloce su un letto di ciottoli e compiendo diversi salti di livello, vi sono percorsi ciclabili. Belle molte frazioni tra le quali è compresa la frazione Falzoni.