L'antico borgo medievale dalla bella cinta muraria è affacciato su un un piccolo laghetto a forma di cuore. Un percorso, in parte su sterrato e in parte su camminamento in legno, realizzato dal parco permette di avvicinarsi alla zona umida. Altri percorsi sono possibili a piedi su strade bianche verso l'area di Monte Tondo o lungo sentieri che si addentrano in boschi di roverella o cerro. Nella torre campanaria del borgo è allestito un piccolo spazio con pannelli informativi sul particolare eco mosaico di habitat presenti nell'area.
Il Sito di Importanza Comunitaria e zona speciale di conservazione (ZSC) "Complesso Morenico di Castellaro Lagusello" si estende su un'area di circa 271 ettari sul territorio dei comuni di Mozambano e Cavriana: è nella parte centrale dell'anfiteatro morenico gardesano, costituito da colline basse e arrotondate, nelle fascia compresa tra il Garda e la pianura. Nelle depressioni intermoreniche si trovano zone umide o piccoli specchi d'acqua, di cui il laghetto di Castellaro, a forma di cuore, rappresenta uno splendido esempio. Le acque defluiscono dal lago attraverso la Fossa Redone Inferiore, che aggira a ovest il borgo di Castellaro Lagusello, si immette nella Torbierina, invadendo le buche della vecchia cava di torba. La zona umida del Giudes si trova a meno di 1 Km dal lago in direzione sud-ovest. Un'altra risorgiva è presente in prossimità della Cascina Le Colombare. Il sito comprende interamente la Riserva Naturale Regionale "Complesso Morenico di Castellaro Lagusello" che interessa il laghetto, la zona umida circostante e la zona collinare del Monte Tondo, su una superficie complessiva di 138,6 ettari.
I versanti aridi delle colline moreniche gardesane ospitano comunità naturali di boschi e prati a carattere xerofilo. Le formazioni forestali sono caratterizzate dalla presenza del Cerro in associazione con al Roverella. Nello strato dominate son presenti il carpino nero, la Robinia e sporadicamente il Bagolaro, in quello dominato il Nespolo, il Nocciolo, il Corniolo, l'Acero campestre, il Ligustro, il Biancospino e il Sangionello. Da segnalare, nel bosco a sinistra della strada che dal paese porta alla Corte Casino, si può osservare la più vasta popolazione di Giaggiolo susinario delle colline mantovane. In un canalone profondo che segna il limite del bosco crescono due orchidee: la Listera maggiore e la Platantera comune. Nel lago e nella Torbierina dominano il Nannufero accompagnato da Ninfea e Poligono anfibio. Lungo i fossi che si immettono nel lago o nella fossa circumlacunale rs rinvengono il Ranuncolo acquatico e l'Erba scopina, primulacea attualmente molto rara.
I canneti cingono buona parte del lago e della Torbierina, mentre i cariceti sono più presenti nel margine meridionale del lago, dove dominano la Carice stretta e la Carice delle rive.
Tra la prateria a carice e il lago vegeta un bosco igrofilo ad Ontano nero accompagnato da Salice bianco, Pioppo nero e Salice cenerino. Nel sito sono presenti 12 specie di Uccelli di interesse comunitario, di cui 3 nidificanti.
Nel sito sono presenti 99 specie di uccelli tra stanziali, migratrici e svernanti. In particolare il Tarabusino, il Martin Pescatore, che frequenta regolarmente il lago soprattutto nel bordo meridionale dove la vegetazione arbustiva fornisce adatti posatoi da cui tuffarsi, e il Gruccione, che nidifica in una parete affacciata sul lato orientale della torbiera. Due le specie di Anfibio di interesse comunitario attestate: la Rana di Lataste, specie endemica molto rara, e il Tritone crestato. Tra le 214 specie di Invertebrati censite, sono da ricordare il Cervo volante, il Coleottero legato al legno morto nei querceti e la Licena delle paludi.