(Mantova, 29 Marzo 2014) - Un nuovo sequestro di reti è scattato nella notte nella riserva naturale della Vallazza: più di 2000 metri di reti, due canotti, 1700 chili di pesce liberato, i proprietari di due furgoni parcheggiati in riserva multati e portati in caserma. A far scattare l'operazione che si è conclusa alle 4 di sabato mattina, è stata una prima chiamata di un diportista rimasto incagliato in una rete stesa in parallelo a via Brennero. Una Guardia Ecologica Volontaria del Parco del Mincio e Guardia FIPAS è arrivata sul posto poco attorno alle 21.30 per rimuoverla e nel giro di pochi minuti arriva una seconda chiamata che segnala traffici poco più a valle. Scatta l'allerta alla Guardia Provincia e al Nucleo Navale della Guardia di Finanza, vengono trovate le reti, un canotto ma nessuna persona. La ricerca prosegue da terra dove, su uno sterrato che da via Learco Guerra porta al forte di Pietole ci sono due furgoni, entrambi attrezzati a frigo, con a bordo altre reti e un secondo gommone. Le due persone alla guida, entrambi dell'Est Europa, sono state identificate e portate in caserma dalla guardia di finanza. Nei loro confronti scattano le denunce e le sanzioni, questa volta anche per transito in Riserva Naturale.
Le operazioni di rilascio del pesce si sono prolungate fino a notte inoltrata: nella prima rete erano imprigionati un centinaio di cefali e breme, nella seconda più di 250 pesci di grandi dimensioni, in prevalenza carpe e carassi.
L'operazione si è svolta a dieci giorni di distanza da una analoga compiuta sempre da una GEV che è ,anche guardia FIPAS del Parco del Mincio nella parte terminale del lago Inferiore che si era conclusa con l'identificazione di due pescatori di frodo, il sequestro delle reti e la liberazione di 3.500 chili di pesce con la collaborazione del 117.
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