Studi
Parco del Mincio
Con la posa di 7227 piante, il Parco del Mincio ha completato le opere di valorizzazione del corridoio terrestre nell’area del Trincerone e del Migliaretto previste nel progetto “Dalla terra al fiume – interventi di valorizzazione delle risorse e delle potenzialità del corridoio ecologico del fiume Mincio in prossimità di Mantova”, realizzato in partnership con i Comuni di Mantova, Curtatone, Rodigo, Porto Mantovano, AIPO e Provincia di Mantova, e con il co-finanziamento di Fondazione Cariplo.
Obiettivo dell’intervento, denominato “Valorizzazione del corridoio terrestre complementare alla funzionalità ecologica del fiume Mincio” , era quello di realizzare una linea di permeabilità ecologica terrestre in grado di rafforzare la funzionalità complessiva del fiume Mincio nei pressi di Mantova, intervenendo nelle aree a sud della città, sull’antico sedime del lago Paiolo. Le potenzialità di quest’area sono importanti perché la sua morfogenesi fa sì che la vegetazione potenziale, in grado di esprimersi in questo sistema vallivo, sia molto simile e quella presente nelle Valli del Mincio e in Vallazza.
Le aree di intervento, dislocate secondo una linea in grado di collegare la Riserva Naturale “Vallazza” con la parte centrale dell’area “Trincerone”, sono state pertanto suddivise in unità caratterizzate da tipologie di intervento omogenee:
Migliaretto: l’area si colloca in adiacenza al SIC e ZPS della Vallazza e confina con essa attraverso l’area dell’ex poligono militare. Partendo da quest’area, a vegetazione seminaturale, è stato ricreate un sistema di siepi, filari e macchie boscate in grado di collegare funzionalmente il Migliaretto con il Trincerone.
Ex poligono militare: gli interventi nell’area dell’ex poligono militare hanno consentito l’avvio di un’attività di recupero dell’area in chiave ambientale i cui sviluppi futuri potrebbero essere una sua annessione ai percorsi del verde urbano contenuti nel vicino Parco Virgiliano.
Trincerone: dal punto di vista paesaggistico, gli interventi hanno consentito di valorizzare il significato storico della linea difensiva del Trincerone ripristinando il suo significato di limite tra l’urbe e il territorio circostante
Nelle aree individuate dal progetto, in prima battuta sono stati eseguiti interventi di eliminazione della vegetazione infestante e abbattimenti mirati di esemplari arborei per la conservazione, in particolare nei pressi delle ex cave del Trincerone, di habitat di pregio come i prati umidi, che rappresentano una rarità ambientale in quanto ultima espressione delle origini perifluviali del Lago Paiolo, ma che risultavano in fase di riduzione a causa dell’avanzare di specie arboree alloctone o di scarso pregio ambientale.
Successivamente, sono stati creati sistemi lineari tramite la messa a dimora di siepi con funzione connettiva o di barriera. Sono stati inoltre eseguiti rimboschimenti finalizzati alla creazione di nuovi ecosistemi boschivi, complementari ai sistemi lineari e alle superfici a prato. Complessivamente, sono stati mesi a dimora 7227 esemplari tra piante e arbusti.
In particolare, nella zona del Trincerone sono stati messi a dimora impianti composti da Biancospino, Prugnolo, Ligustro volgare, Acero campestre, Fusaggine, Pallon di maggio, Nocciolo, Corniolo, Rosa selvatica, Sanguinello, Frangola, Farnia, Ontano nero Caprino bianco.
Tra le opere accessorie eseguite nell’ambito del progetto, figurano inoltre un intervento di deframmentazione della strada Cisa tramite il recupero di un antico cunicolo, riconducibile alle fortificazioni militari, che è stato reso funzionale al transito della fauna terrestre, la creazione di percorsi per la fruizione e la posa di pannelli didattico-divulgativi.
Le risorse stanziate per la realizzazione degli intervento ammontano a 128mila euro.
