Racchiude tutte le espressioni naturali (acque correnti, sabbioni, lanche, bugni, boschi ripariali) e antropiche (pioppeti, seminativi, cave di sabbia e argilla, difese idrauliche, attracchi fluviali, insediamenti urbani, infrastrutture civili e industriali) tipiche del basso corso del Po che, con le sue golene, costituisce la più grande area a naturalità diffusa del mantovano e, più in generale, della Pianura Padana.
Non sorprende quindi la ricchezza faunistica della ZPS soprattutto per quanto riguarda gli uccelli (oltre 200 specie) tra cui Nibbio Bruno, Falco Pescatore, Albanella Minore, Gruccione, Corriere Piccolo, Sterna Comune, Il Fraticello, Beccaccia. Rigogolo.
Tra i mammiferi oltre al Riccio, alla Lepre, alla Donnola e a numerose specie di piccoli roditori, troviamo Il Tasso e il Capriolo; tra gli anfibi e i rettili i Tritoni crestato e punteggiato, la Rana verde, la Raganella e i Rospi comune e smeraldino, oltre al Ramarro, al Biacco e alla Natrice. Tra i pesci, infine, il sempre più raro Storione, il Cefalo, l'Anguilla, la Cheppia, la Carpa e il Siluro (una specie danubiana che supera i due metri di lunghezza, che sta creando numerosi problemi all'ittiofauna locale).
Le aree prossime al fiume offrono scorci suggestivi e si raggiungono, compatibilmente con i livelli idrici del periodo, per mezzo di un'estesa rete di strade di servizio perlopiù in terra battuta. Tra queste anche alcune "alzaie": strade fiancheggianti le sponde che venivano utilizzate per trainare contro corrente barche e battelli.
L'accesso ai mezzi motorizzati è permesso solo nei tratti indicati da apposita segnaletica.